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Pianto di una capinera

Come fiocchi di neve scendono sui monti della sera,
mentre il fruscio del vento
si sveglia sulla scogliera di un gelido inverno, dove dorme,
sul letto della vergogna, una bellissima capinera.

Arde la legna sul focolare dei sogni
quantunque il silenzio raffredda i pensieri
che brividano sulla pelle smaniosi ricordi
di una triste storia scritta sulle pagine del tempo.

Trema il cuore tra le lenzuola fredde
mentre un tuono dalla finestra del tempo irrompe sulla pelle
che brucia fuoco privo di sentimento,
perché l’amore senza calore non è altro che un gelido inverno.

Quanto freddo emana il silenzio
sulle mura di una stanza che cela le inebrianti essenze
di un corpo gelido come la neve,
che lentamente si lascia cadere nelle braccia di un orco
inferocito dal profumo di primavera.

Gelano gli occhi arrossati ancora dal dolore,
e quanta tristezza lacrima il cuore
di una giovane e affascinante “Capinera”
per non aver ceduto il suo pudore all’orco della notte
che ha azzannato, col pugnale dell’amore,
la sua vulnerabile verginità.

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